Verduno, “sentinella delle Langhe”: il paese emerge compatto da un’onda di vigne e boschi, arroccato a 381 metri slm, con il campanile che svetta sul crinale della collina. È un luogo magico e silenzioso, conta poco meno di 600 abitanti. Dal Belvedere, immerso tra tigli e ippocastani, lo sguardo si perde nela tessitura dei vigneti e, sullo sfondo, l’arco delle Alpi incornicia e marca il confine di questo paesaggio da cartolina.
Il comprensorio di Verduno rappresenta un interessante microcosmo culturale ed enologico: qui, produttori di lunga tradizione e giovani imprenditori stanno affermando, da ormai diversi anni, una crescita collettiva delle produzioni, con un significativo incremento della qualità diffusa, del numero degli interpreti, delle etichette proposte, degli investimenti sul territorio.
Feudo del nebbiolo e di diverse espressioni di Barolo, tra cui un contemporaneo ed elegante Barolo dalla Menzione (MGA) Monvigliero, a Verduno si lavora di pari passo per rafforzare ed esaltare il legame storico con il vino da uva pelaverga piccolo, una delle varietà autoctone salvate dall’estinzione nel secondo dopoguerra, in grado di racchiudere e raccontare i caratteri della zona.